un trillo, per essere precisi.
Non so da dove venisse,
se ci fosse realmente
o solo nelle orecchie
del mio sonno.
Ho sentito un violino che intonava
una strana musica, un che di medio orientale,
qualcosa legato al deserto,
un sapore di sabbia, un muoversi come dune.
Un suono squillante, eppure profondo,
affilato, eppure dolce,
forte, ma delicato.
Ma la musica continuava
e mi portava via,
altri panorami,
altri sapori, altri colori,
altre temperatura,
un alternarsi continuo
di ricordi e immagini,
come se pescasse
direttamente da un immaginario
album di famiglia,
non la mia, ma una a me cara,
una che conoscevo,
una che amavo.
BigG
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