Si parlava di poesia poco fa e guarda caso qualcuno ha pensato bene di alzare il tono della conversazione con la seguente affermazione "io ha casa ho stampato alcune poesie: E lentamente muore di Neruda, If di Kipling..." e a quel punto io sono evaporato in una nuvola di disgusto.
Davvero, non capisco come si possa cadere sempre nei soliti stereotipi, non ho nulla contro quelle determinate poesie e, tanto meno con i loro autori, ma non ho nulla neanche contro chi le legge solo che non sopporto le conversazioni tipo: non ci sono più le mezze stagioni, i neri hanno il ritmo nel sangue, si stava meglio quando si stava peggio, Venezia è una bella città ma non ci vivrei mai... Insomma tutto quella accozzaglia di inutili banalità da ascensore che veramente mi procura l'ittero...
Se proprio ti piacciono le poesie leggitele, fai solo bene, ma non tirarmi fuori, come se fosse titolo di merito, due o tre titoli che tutti hanno sentito e, nella maggior parte dei casi mai letto o letto e interpretato male.
Vuoi stupirmi, giocati qualcosa di meglio, citami Pupo!!!
BigG
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