GT MS



GT MS è una sigla nata come maschera dietro alla quale nascondermi nel momento in cui ho cominciato a far ascoltare le cose che combino con chitarre, computer, tastiere, voce e basso, successivamente è nata l'esigenza di pubblicare anche ciò che scrivo ormai da tempo, pensieri poesie e brevi racconti.
La sua naturale evoluzione musicale è stata la nascita di GT MS Music. Ora qui puoi trovare i miei scritti e là la mia musica.

Gualtiero

lunedì 16 giugno 2008

Capitolo 5

Il tempo non passa mai qui, continuo a fissare il buio sperando che i miei occhi si abituino a questa oscurità, ricordo i consigli di una guardia forestale durante un campo scout all'Isola Capraia "di notte si gira senza lampade che se succede qualcosa e la lampada si spegne per 10 minuti non vedrete più nulla, allora meglio lasciare che gli occhi si abituino al buio"... certo... facile a dirsi ma io continuo a non vedere un cazzo e non riesco a muovere un muscolo se non quelli della faccia... allora non mi resta che pensare e ricordare...
Ricordo alle notti in bianco, tutte le notti in bianco, quelle finite bene e quelle finite male, quelle passate con lei, quelle passate con le altre, quelle passate da solo... quante notti passate da solo, solo... io sono certo di essere una persona fortunata, la vita, malgrado tutto, è stata buona con me: ho una meravigliosa famiglia che mi ha sempre aiutato e appoggiato, ho degli amici veri (non so quanti altri possano dire lo stesso), ho avuto degli amori e li ho regolarmente mandati a puttane...
Sono fortunato ma sono stupido e questo non è un bene, sono stupido perché ho paura di essere felice e quando sento il tepore della felicità che mi si avvicina io faccio di tutto per spegnere la fiamma, mi piace crogiolarmi nei miei problemi, mi piace starci il più a lungo possibile, mi piace cullarmi nella sofferenza... Non sono sadomasochista ma la sofferenza mi da l'idea di star vivendo davvero, non so perché, mi fa da sprone per cercare nuove cose, nuove strade, andare avanti nella mia crescita ma mi fa anche rinunciare a tanto, forse a troppo.
Così mi ricordo di lei, che mi è stata accanto negli anni della Bestia e che ha sopportato tutto e più di quello che si poteva sopportare e comunque è rimasti lì, al mio fianco, forse senza capire bene cosa stesse succedendo ma comunque presente... ed io, quando ho cominciato a stare meglio ho voluto liberarmene, l'ho usata e poi gettata... non ne vado così orgoglioso.
E mi ricordo anche di lei, ancora più lontana nel tempo, bambino io, ragazzina lei, poi ragazzino io e ragazza lei e ragazzo lui... l'odio, per la prima volta consapevole, lui mi ha fatto conoscere l'odio e lei il tradimento anche se devo ammettere che mi ero già portato avanti da solo e quindi non è che potessi recriminare qualcosa... Ora stanno ancora assieme per quello che ne so, spero siano felici come lo siamo stati io e lei, anche di più.
Ma il ricordo più bello è lei, lei che non mi parla più, che non vuole neanche sentire pronunciare il mio nome forse, lei che ha cambiato la mia vita, lei che forse per prima mi ha insegnato cos'è l'amore, per una donna e per se stessi, lei tra le cui braccia riuscivo a dormire, mi sentivo protetto e amato, mi sentivo, forse e per la prima volta, a casa. Lei che ho lasciato per la mia smania di crescere, lei che forse era LEI, l'unica fatta per me, l'unica che ha preso la Bestia per le corna e ha vinto, l'unica che sia stata in grado di risollevarmi dalla marea. Lei così bella per me, così sexy, calda e morbida, porterò con me per sempre il ricordo del suo profumo e del suo sguardo dall'alto, sopra di me. Grazie per quello che mi hai insegnato e scusa, se puoi...
Poi ci sono loro, stelle nel mio cielo nero, ognuna ha lasciato un segno, una scia nella mia vita, giuro, anche se non ricordo i nomi, anche se ho dimenticato i volti, siete tutte nella stanza più bella del mio cuore, non come dei trofei ma come le foto dei cari da guardare mentre si beve un cognac in una sera d'inverno e ci si scalda il cuore.
C'è anche lei, e in questo freddo il calore dei sui abbracci mi manca più che mai, lei che è fuggita da me, lei che ha avuto paura, lei che mi ha fatto incazzare, disperare, suonare e scrivere, lei che mi ha fatto riflettere su me stesso e che forse mi ha fatto finire qui, al freddo e al buio a sognare un suo bacio.

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