GT MS



GT MS è una sigla nata come maschera dietro alla quale nascondermi nel momento in cui ho cominciato a far ascoltare le cose che combino con chitarre, computer, tastiere, voce e basso, successivamente è nata l'esigenza di pubblicare anche ciò che scrivo ormai da tempo, pensieri poesie e brevi racconti.
La sua naturale evoluzione musicale è stata la nascita di GT MS Music. Ora qui puoi trovare i miei scritti e là la mia musica.

Gualtiero

venerdì 13 giugno 2008

Capitolo 4

Sono stanco di stare qua, non posso muovermi e questo non fa che aumentare il mio livello di stress oltre a questo fottuto buio e al freddo che ora sento più che mai... Sembra che mi si stiano gelando anche le ossa... devo riuscire a muovermi, non posso stare immobile un minuto di più o sclero... Sento la Bestia che cresce dentro, è una cosa strana, è come se un altro me prendesse il controllo e spostasse il limiti della mia moralità di parecchi passi, non mi piace quando cresce la bestia anche se ho dovuto conviverci per tanto, tanto tempo. Ricordo quando mi ha relegato in un angolo della mia coscienza è ha comandato lei per anni, anni tremendi e paradossali, drammatici per chi mi stava attorno più che per me, anni che hanno fatto di me ciò che sono, che mi hanno tolto e dato tantissimo, gli anni della Bestia!!!
Che freddo che sento ora, proprio come allora, non è il freddo che passa dalla pelle, è un freddo che si ha dentro, come se si fosse spenta la caldaia dentro di noi... La mia è sicuramente rotta ora, come allora, ricordo ancora le parole "Marco se n'è andato, Marco non c'è più!!!" e sul momento non ho capito... andato dove, che cazzo sta dicendo, c'ho parlato ieri sera... poi un'illuminazione al contrario, qualcuno ha spento la luce e non ho più visto un raggio di sole per anni così è iniziato il regno della Bestia... 
Stare qua mi ricorda molto quel periodo, l'incapacità di controllare il mio destino, la sensazione che tutto fosse più forte di me, una canoa in mezzo alle rapide, e quel tremendo senso di vuoto, un vuoto immenso, come se stessi per implodere... Dov'erano finiti tutti gli anni passati, dove i sogni, le speranze, i progetti, le promesse di diventare vecchi assieme, di fare il Coast to Coast negli USA assieme, con Giorgio per i miei 30 anni... Tutto questo era morto con lui e una parte di me, la maggior parte di me, pure... Che freddo, e quanto buio ho creato intorno a me allora, quanto sono riuscito a mortificare la mia natura, quanto sono cambiato, quanto in basso si può scendere per cercare di distruggersi, per portare il nostro fisico al livello del male che sentiamo dentro... Cazzo!!! Devo punirmi, io non ho capito, io non l'ho fermato, io... il suo migliore amico... amico... bell'amico del cazzo se poi lasci che si appenda a un carrello elevatore... se quella sera invece che andare da lui sei stato con la ragazza di cui eri innamorato... La Bestia ragiona così, è così che mantiene il controllo, è così che ti imprigiona e te la ringrazi pure, perché così ti difende, ti nasconde agli occhi del mondo, quegli occhi che ti accusano, che ti guardano con disprezzo, come se fossi un appestato... Poi un giorno, mentre la Bestia, ubriaca, dorme tu riesci a mettere fuori la testa, giusto per vedere se ti guardano ancora in quel modo e vedi cosa è diventata la tua vita... Non restano che due vie allora: o segue l'esempio di Marco oppure ti incazzi talmente tanto che decidi di riprendere il controllo e abbattere la tirannia della Bestia... Grazie Marco, hai fatto di me una  persona più forte, forse anche migliore... L'amarezza che rimane alla fine di tutto questo è per il male che ho fatto alle persone che mi hanno accompagnato lungo questo percorso che mi ha portato qua, per quelle che ancora ci sono e per quelle che, stremate, hanno abbandonato la causa che credevano persa, non vi biasimo, io per primo l'ho pensato, grazie comunque. Ora la Bestia è in gabbia e quasi provo pena per lei, chiusa lì, sola, al freddo e al buio, come me.

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