ho sentito tutto,
il dolore,
la paura, la sofferenza.
Eppure non c'era rabbia
ma una strana leggerezza,
qualcosa che forse,
addirittura,
le ho invidiato,
quel senso del reale,
quella misura
tra ciò che ha senso
e ciò che proprio non ne ha,
a cui tendo
per poi restare
impantanato nei giorni
sempre uguali,
delle meschinità umane
e subumane
degli inumani antropomorfi
e dei loro inutili,
insignificanti,
imbarazzanti
problemi.
Ho sentito tutto,
la leggerezza
e il peso
e ho amato
tutto questo e lei,
un amore puro,
un amore da angelo
e così l'ho tenuta tra le ali.
BigG
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