Ora Richard è morto, uno dei personaggi che potevano definirsi nella esigua lista degli innovatori del proprio strumento non c'è più, ha raggiunto il suo vecchio amico Syd Barret e voglio credere che ovunque essi siano ora stiano facendo grande musica.
Sfuma con la sua morte il sogno di rivedere la band che ha inciso Dark Side of the Moon o The Wall assieme, sfuma la possibilità di vederli fare pace dopo anni di liti riguardo soldi e diritti di sfruttamento del nome, sfuma la possibilità di sentire ancora i suoi tappeti o il suo pianoforte che intona The Great Gig in the Sky...
Ci resta la sua musica, questo succede con i grandi musicisti, resta qualcosa che supera gli anni, la vecchiaia, le cazzate fatte nella vita privata, la fine dell'ispirazione e anche la morte, restano le note e a noi non resta che ascoltarle.
BigG
1 commento:
Complimenti per il post.
Senza la sua tastiera non ci potranno essere più i Pink Floyd.
Anch'io l'ho ricordato nel blog di un amico.
Allego il link collegato sul mio nome se vorrai lasciargli un ricordo anche lì.
Ciao Rich.
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