delle parole che
non ho mai cantato,
delle parole che
non ti ho mai detto,
delle parole per cui
mi è mancata la voce
o la volontà.
Restano lì,
appassite come fiori
recisi,
sul tavolo della mia
coscienza
a guardarmi,
come figli mai nati,
come glifi inesplicabili
se non per me
che le conosco,
che le possedevo
e di cui ora sono schiavo.
BigG
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