GT MS



GT MS è una sigla nata come maschera dietro alla quale nascondermi nel momento in cui ho cominciato a far ascoltare le cose che combino con chitarre, computer, tastiere, voce e basso, successivamente è nata l'esigenza di pubblicare anche ciò che scrivo ormai da tempo, pensieri poesie e brevi racconti.
La sua naturale evoluzione musicale è stata la nascita di GT MS Music. Ora qui puoi trovare i miei scritti e là la mia musica.

Gualtiero

lunedì 23 giugno 2008

Capitolo 9

Mi sembra strano stare qua nel buio e pensare come se stessi parlando con qualcuno, mi sembra quasi di sentire il respiro dell'auditorium che si aspetta da un momento all'altro il colpo di teatro... Mi spiace deludere gli attenti assenti... non ci sarà nessuno sviluppo improvviso e sconvolgente da film americano temo, le cose vanno come devono andare la maggior parte delle volte. Non esistono amori alla pretty woman e una troia nel 90% dei casi resta una troia e non la moglie di un miliardario, succede spesso il contrario, che la moglie di un ricco sia una troia ma questa è un'altra questione. Io sono qua, privo di tutto e ciò che più mi manca oggi, ammesso e non concesso che ci sia un oggi e un domani, è la musica... Mi mancano i Led Zeppelin, mi mancano RATM, mi mancano tutte le cose che ascoltavo per ritirarmi su di morale, mi manca Ben Harper, mi mancano i Pink Floyd, l'attacco di Shine on you crazy Diamond... Mi manca la chitarra di Clapton e quella di Ry Cooder, mi manca la voce di Chester Arthur Burnett in arte Howlin’ Wolf e quella di Johnny Lee Hooker, mi mancano le note dolenti di gente come Janis Joplin o Jim Morrison... Dio quanto mi manca la musica, anche se continua a suonare dentro di me, ogni nota che ho amato vive dentro la mia testa, dentro le mie orecchie, in mezzo a tutto questo buio splende come una stella polare nel cielo. Sento il bending di David Gilmour, sento il wha wha di Stevie Ray Vaughan che mi ricorda quello di Jimi Hendrix, li sento come se fosserò qua con me, fonte di sollievo e di ascensione verso mondi migliori. Certo molti di loro sono stati, o sono, persone discutibili, drogati, alcolizzati, misogini, border liner, schizzofrenici, paranoici, deboli e fragili ma quando Miles Davis ha scritto la colonna sonora di Ascensore per l'Inferno e tu senti la sua anima che viene fuori come un soffio, come l'ultimo alito di vita, dalla sua tromba puoi anche fregartene se lui era uno stronzo strafatto di eroina, la sua anima era altrove, nelle sue note, nel suo modo di baciare quella tromba, sensuale e delicato assieme... Dio, quanta anima da queste persone, come si fa a non definirle amici, quando ho avuto bisogno loro ci sono sempre stati, anche qui, nel freddo e nel buio.

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