GT MS



GT MS è una sigla nata come maschera dietro alla quale nascondermi nel momento in cui ho cominciato a far ascoltare le cose che combino con chitarre, computer, tastiere, voce e basso, successivamente è nata l'esigenza di pubblicare anche ciò che scrivo ormai da tempo, pensieri poesie e brevi racconti.
La sua naturale evoluzione musicale è stata la nascita di GT MS Music. Ora qui puoi trovare i miei scritti e là la mia musica.

Gualtiero

domenica 29 giugno 2008

Capitolo 13

È facile sai averti
se chiudo i miei begli
occhietti spenti
E cerco su di me
la tua pelle che non c'è
poi ti entro in fondo dentro lo sai
soltanto per capire chi sei
Forse sei un congegno che
si spegne da sé
E puoi maledire la tua bocca
se sbagliando mi chiama
quando lui ti tocca?
Cercherò su di me
la tua pelle che non c'è
Ti entravo in fondo dentro lo sai
soltanto per capire chi sei
Forse sei un congegno che
si spegne da sé...
(Afterhours - Pelle)

Eccol la colonna sonora della mia "giornata" in questo inferno di freddo e buio... Mi sto abituando a stare qua ma vorrei la sua pelle addosso, vorrei il suo fiato sul collo, vorrei le sue mani su di me e sono sicuro che in un certo qual modo, forse inconsapevolmente, anche lei prova lo stesso per me in questo momento, ora che sono lontano, ora che sto scomparendo per lei, ora che forse sono solo un'ombra nei suoi ricordi sento che il suo pensiero mi chiama, sento chiaramente di essere parte di lei e questo mi da forza, è un piccolo fuoco che brucia dentro me e mi scalda quel tanto che basta per non morire. 
Se mai uscirò di qui so che sarà un inferno peggiore visto che lei non vorrà mai entrare fino in fondo nella mia vita, mai come io vorrei ma ormai poco importa visto che sono inchiodato qua.
Perché mi infilo sempre in queste storie??? Perché cerco sempre ciò che può farmi male più che bene??? Forse è solo desiderio di autodistruzione o forse è il sentire comune, quel sottile filo di dolore che unisce le vite di alcune persone con una trama fitta ma invisibile. La mia esistenza è costellata di personaggi tormentati, di persone che hanno sofferto e che hanno trovato nuova ragione d'essere in questa sofferenza, chi uscendone più forte chi rimanendone schiacciato. C'è chi si è nascosto dietro il muro del cinismo per smettere di dare valore alla propria sofferenza, chi nega di averla mai incontrata, chi ne ride per poi piangerci su un po', ogni tanto, c'è chi gli ha dato un nome e chi addirittura una faccia, c'è chi ci va a cena e chi ci beve assieme, forse anche troppo e poi ci sono io che ancora cerco una strada per conviverci. Fatto sta e rimane che queste sono le persone che ho scelto per accompagnarmi lungo il cammino, o almeno per parte del cammino, e queste sono le persone che mi affascinano, non so perché ma poco importa, a loro, se mai lo troveranno, è dedicato questo diario dal freddo e dal buio.

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