Eppure qualcosa sento, è come una cassa in due, un ritmo che conosco, sembra quasi il mio cuore... Ma cristo!!! È il mio cuore, lo sento che batte, pum pum, pum pum, forza piccolo mio, continua a battere, tieni il tempo, pum pum...
C'è buio qua, c'è tanto buio e freddo ma perlomeno ho la musica... e finché c'è la musica... Ma ora sento anche un movimento, come qualcosa che striscia lungo il mio collo, vorrei scacciarlo con una mano ma continuo a non capire se sono legato o paralizzato e la mano comunque non si muove, che cazzo mi scivola su per il collo... pum pum pum pum, la cassa diventa in quattro, forza piccolo pompa e non stancarti, ma più tu pompi più la bestia schifosa che non vedo si muove e ora altre sembrano ballarmi sulle tempie e sotto le ascelle e... finalmente capisco... sono le mie vene, è il mio sangue che pulsa, e certo, che stupido!!! Se il cuore batte il sangue pulsa, anche questo gioca a mio favore, forse non sono morto e se anche lo fossi che posto di merda l'aldilà, ma perlomeno ho la mia musica, pum pum, forza bello, pesta come Bonzo...
Continua ad esserci buio qua, sento un po' meno freddo ora che ho ritrovato il mio sangue e mi sembra anche di sentire quasi un profumo, o meglio un odore, ma un odore piacevelo, non so perché quando si parla di odore uno pensa sempre a qualcosa che puzza, un odore è un odore, non ha in sé il germe del bene o del male, è un odore, alcuni ci sono graditi e allora li chiamamo profumo ma non è che gli altri puzzano tutti di merda... e infatti non sento puzza di merda ma un odore lontano, non lontano nello spazio ma lontano nel tempo... e come una porta che si spalanca eccomi nella casa in montagna.
Ho dieci anni circa ora e sono chiuso in cameretta come al solito a far finta di fare i compiti delle vacanze che tanto non finirò mai, intanto leggo, amo i libri, tutte quelle avventure, questi posti lontani e poi le parole, ecco forse quello che amo di più dei libri sono proprio le parole in sé, non quello che raccontano ma il suono che fanno anche quando uno le legge solo nella sua testa, un suono meraviglioso, ogni parola ha il suo e cambia nell'arco della vita, come se la parola crescesse con noi. Certo all'epoca non avevo ancora capito questa cosa delle parole ma ne ero già affascinato, da quello e da mia madre quando ascoltava e cantava la lirica.
Mia madre non è una cantante e non lo è mai stata, non è neanche così appassionata di musica lirica, ama Mina in maniera appassionata ma scostante, ma chissà perché nei miei ricordi di bambino ho questa immagine di lei che mette su un disco, quello in vinile, e canta per me le arie più famose, forse devo a lei questa passione per la musica, quasi viscerale che mi ritrovo.
Comunque ora non c'è musica in casa, forse giusto la radio nella piccola cucina, mia madre ha molto più rispetto per i miei compiti delle vacanze di quanto ne abbia mai avuto io, dicevo che non c'è musica ma un odore morbido fatto di cose conosciute e una punta di dolce, che alle quattro scoprirò essere i biscotti fatti in casa con la Pastamatic, ecco l'odore che sento ora.
C'è buio qui, fa ancora un po' freddo ma sto trovando parti di me che credevo perdute, forse c'è ancora speranza per me.
BigG
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