"Questa è la regola negli affari: "Fatela agli altri, perché loro la farebbero a voi"."
Charles Dickens
Charles Dickens
Si chiamano Foster ed entreranno nella nostra personalissima storia come una delle famiglie più in fike del P2P. I fatti sono questi, la RIAA, per intenderci quelli che hanno inventato l’etichetta parental advisory, contatta per conto della Capitol Records questa famiglia e gli dice di essere a conoscenza del fatto che hanno scaricato materiale coperto da copyright dal loro catalogo Capitol. Questo potrebbe portare ad un procedimento legale ma, siccome sono così carini e buoni, potrebbero trovare un accordo "amichevole" per 5.000 dollari... La famiglia Foster non ci sta a pagare e decide di proseguire nel processo e chiede alla Capitol Recordsdi fornire la lista di quanto scaricato, quando e per quanto tempo. Ovviamente la casa discografica non può fornire questa lista, forse perché non ne è in possesso o forse, è anche più probabile, per non far sapere a tutti, anche alle autorità giudiziarie, di aver ficcato il naso in computer altrui senza permesso e senza nessuna autorità per farlo… Quindi la simpatica famiglia dell'Oklahoma si mette nel sacco la multinazionale. Non contenti chiedono un risarcimento e il giudice acconsente stabilendo la cifra record di 68.685,23 dollari perché pare che la stessa Capitol Records, o chi per essa, abbia installato un bel sito dove poter accedere a materiale coperto da copyright con l’unico finedi tracciare queste persone e poi andare a proporre l’amichevole accordo con relativo incazzo di 5.000 dollari. Beh, la morale è sempre quella… chi è il vero pirata???
BigG
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