GT MS



GT MS è una sigla nata come maschera dietro alla quale nascondermi nel momento in cui ho cominciato a far ascoltare le cose che combino con chitarre, computer, tastiere, voce e basso, successivamente è nata l'esigenza di pubblicare anche ciò che scrivo ormai da tempo, pensieri poesie e brevi racconti.
La sua naturale evoluzione musicale è stata la nascita di GT MS Music. Ora qui puoi trovare i miei scritti e là la mia musica.

Gualtiero

domenica 24 agosto 2008

Capitolo 19

È incredibile quanto in fretta cambino le cose, un attimo prima sei a casa tua e un attimo dopo in questo buio freddo, in questo freddo buio, in questo freddo e in questo buio. Ma funziona così non solo nel mio disgraziato caso ma in tutti i casi della vita, per esempio: sei lì che guardi la partita allo stadio con quattro amici, il tizio affianco a te tira fuori un petardo grosso come un furgone Volkswagen e lo lancia, le riprese televisive poco chiare vedono la bomba ma confondono le braccia e il giorno dopo tu, onesto e probo cittadino, sei il mostro di San Siro... Le cose accadono in fretta, in fretta ci dimentichiamo chi abbiamo lasciato lungo il cammino, o almeno così sembrano fare gli altri, io non dimentico, anche quando vorrei, anche quando dovrei, ricordo tutto e tutti, forse non i volti ma gli sguardi si... E ricordo le parole, quelle dette e quelle lette... Tutte, non ne scordo una, a distanza di anni... Ma gli altri si dimenticano quello che hanno detto, le promesse fatte, gli intenti che hanno dichiarato, i giuramenti, le minacce, le bestemmie e li ritrovo lì, io che ricordo, che dicono esattamente il contrario, che spergiurano, che negano con ogni grammo del loro corpo, che affermano l'esatto contrario di ciò che pensavano fino a poco prima... I libri, grazie a Dio, no!!! Loro hanno parole immutabili seppure sensi mutevoli, ad anni di distanza troverai la stessa parola nella stessa pagina e alla stessa riga e forse procurerà lo stesso brivido, a me succede. Quanto ho amato i libri e i loro autori, quanto ho sognato di chiacchierare con Dino Buzzati, prendere lezioni di giornalismo da lui, da un vero maestro. Ce ne sono così pochi!!! Buzzati sapeva scrivere, credo di non stupire nessuno con questa affermazione, ma sapeva guardare, se uno legge Cronache Terresti, raccolta di articoli pubblicati dalla seconda guerra mondiale in poi, si rende conto della maestria e della delicatezza, dell'uomo che guarda il mondo e cerca di raccontarlo agli altri. Non vuole essere un racconto sterile, non c'è nessuna presunzione di oggettività, ci sono i dati e c'è l'uomo che li racconta, con la sua storia, le sue esperienze e i suoi dubbi. C'è la COMPASSIONE, nel senso più letterale del termine, c'è un uomo che scrive, non un professionista dello scrivere, c'è un senso in ogni parola e assieme formano un messaggio e il messaggio resta lì, sulla pagina, e poi si insinua nella testa e non ti lascia, solo, come le parole dette, come chi le ha dette, come chi si è dimenticato che esistono anche il freddo e il buio.

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