GT MS



GT MS è una sigla nata come maschera dietro alla quale nascondermi nel momento in cui ho cominciato a far ascoltare le cose che combino con chitarre, computer, tastiere, voce e basso, successivamente è nata l'esigenza di pubblicare anche ciò che scrivo ormai da tempo, pensieri poesie e brevi racconti.
La sua naturale evoluzione musicale è stata la nascita di GT MS Music. Ora qui puoi trovare i miei scritti e là la mia musica.

Gualtiero

giovedì 26 giugno 2008

Capitolo 12

Ho dormito!!!  Almeno credo... Ma mi sembra per un po' di essere evaso da questa prigione di freddo e buio e mi sono ritrovato in un bosco dove sono già stato. Assieme a me c'erano alcuni amici dei tempi Scout e alcuni che invece ho conosciuto dopo, nei sogni capita spesso. C'era Stefano di cui so solo che qualche anno fa faceva dentro e fuori da una comunità di recupero, c'era Luca, il teppistello di un tempo ora ha due bambini e un'officina con 4 dipendenti ed è felice come una pasqua, c'era Carolina, siamo stati bambini assieme e sono contento che sia rientrata nella mia vita, c'era Sara, lei che è stata la prima, c'era Marco, che se n'è andato, c'era Giorgio, che non se ne perde una, c'era Davide, che ciondolava abbruttito come al solito, c'era Filippo con Dalia e la piccola e altri ancora. Era un bel pomeriggio e il sole filtrava tra le foglie degli alberi punteggiando il nostro sentiero di piccoli laser bianchi... Che figata sto sogno, meglio di un trip, e tutti si camminava chiacchierando, senza sforzo, poi qualcuno intonava una canzone e gli altri lo seguivano in coro intonando anche controcanti degni del coro de La Scala. Poi d'improvviso è diventata sera ma il mio previdente subconscio aveva già preparato il bivacco ed eravamo tutti lì, chi suonava la chitarra, chi girava la carne sul fuoco, chi andava a prendere un'altra borraccia di rosso forte, chi giocava con i bambini e chi non faceva un cazzo (forse ero proprio tra questi). Neanche il tempo di godermi la serata che il sogno mi trascina a notte fonda, tutti dormono e io come al solito no, sono seduto fuori dalla tenda e leggo alla luce di una candela quando dal bivacco sento arrivare delle voci allora mi alzo e cammino verso il fuoco che ormai dovrebbe essere quasi spento e lì trovo tutti i miei rimpianti, sono tutti lì seduti che discutono, chi ho tradito, chi non ho capito, chi ho abbandonato, chi ho ferito, chi ho deluso, chi non ho riconosciuto, chi non ho più chiamato, chi ho illuso, chi ho dimenticato, tutti lì a discutere animatamente di ME!!! Che cazzo succede qui, cosa ci fate, cosa volete, lasciatemi in pace, sono già mortificato per ciò che ho fatto a ciascuno di voi, cosa volete più di così, vorrei poter tornare indietro e comportarmi meglio, ma non posso... Si voltano tutti e per un attimo sento quella sensazione di disastro imminente che non sbaglia quasi mai... Quasi, chi ho tradito si avvicina, allunga le braccia e dentro me penso che in fin dei conti me lo merito e poi... mi abbraccia e inizia a parlare: "Gu, smettila di trascinarci in ogni scampolo della tua vita, non ne possiamo più di vivere nei tuoi incubi e nei tuoi rimpianti", e chi ho abbandonato continua: "Ognuno di noi ti ha ormai dimenticato o almeno perdonato, solo tu non dimentichi e non perdoni" e ancora chi ho illuso: "Abbi pietà di te, riposati, dimentica ciò che hai fatto ma non scordare la lezione!!!"... Mortificato più che mai guardavo quei visi ed ognuno di essi era una ferita aperta e sanguinante, anche quelli a cui non riuscivo a dare un nome finché chi ho dimenticato si è alzata e mi è venuta davanti: "Torna da chi sai, da chi ami, da chi conosci, da chi stimi, da chi ricordi, da chi sogni, da chi ti manca, da chi ti insegna, da chi segui, da chi non tradiresti mai, da chi non deluderai mai, da chi capisci, da chi riconosci e da tutti gli altri che ancora devi incontrare, torna da loro..." a queste parole non ho potuto che mettermi a piangere tra la vergogna e la gioia, annichilito da tanta magnanimità e tra le lacrime ho salutato tutti, tutti ho amato per un'ultima volta e lentamente ho iniziato ad allontanarmi mentre, ormai dietro i primi alberi, sentivo la voce di chi non ho più chiamato che mi urlava "e di loro che ci troveranno qui!!!"... Poi mi sono svegliato, solo, al freddo e al buio...

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